BAHEL, Lo spirito bestiale della carne e del sangue

Bahel è uno degli spiriti Dryma più influenti. Esso è uno spirito animale, nel senso che il suo carattere ed il suo atteggiamento è in qualche modo "bestiale". È lo spirito della Carne e del sangue dei Dryma, ma è anche molto di più.
Secondo il particolarissimo credo di questa tribù i Dryma sono in comunicazione con le bestie perché sono esseri di carne e sangue. I Bahelen infatti distinguono l'universo in due sistemi: fatto di carne e sangue (ovvero vivo) e non fatto di carne e sangue. Bahel è visto come l'essenza di ciò che è vivo, che anima in qualche modo tutte le creature. E' la Somma Bestia, fatta dall'unione della carne e del sangue di tutte le bestie.

I Dryma, secondo la loro ottica, sono in qualche modo degli animali, ma animali dominatori e vincitori, supremi predatori che hanno diritto di mettersi al di sopra di tutte le altre bestie.
Bahel è anche lo spirito della razza e della purezza del sangue della loro etnia.
Ovviamente i Bahelen sanno che esistono altre "razze evolute", ma li ritengono degli "infedeli" a Bahel, dei rinnegati. Considerano non rinnegati i Dryma delle altre tribù perché comunque riconoscono l'esistenza ed il potere di Bahel, pur non essendo i suoi figli prediletti.

Bahel è uno degli spiriti più temuti, poiché è uno spirito xenofobo, razzista, che tende al mantenimento puro della stirpe dei Dryma ed ai loro diritti sul mondo naturale.
Bahel ama i sacrifici di carne e sangue di esseri inferiori (animali), ma anche e soprattutto quelli di rinnegati (umani e altre razze intelligenti). Dai suoi seguaci esso viene considerato permanentemente manifesto, in quanto presente nel corpo dei Dryma, che benedice con la sua benefica influenza.
I suoi seguaci sono guerrieri senza paura, valorosi ed intolleranti, che si consacrano all'uccisione ed alla difesa della loro razza con tutte le forze.
Uno dei poteri che il grande Bahel dona loro è "lo spirito della bestia", un vigore ed una furia cieca che li rende predatori assoluti.

Raffigurazione: rozze effigi bestiali vengono ricondotte a questo spirito.

Caratteri: territorialità, sanguinarietà, carnalità, bestialità, furia, xenofobia, onore, tradizione.

Attività 'predilette': la guerra, la medicina rituale, i tatuaggi.


Relazioni con le altre Tribù

Tribù Thrangar "Sono guerrieri onorevoli, nemici pericolosi ed alleati preziosi. Vanno trattati da pari a pari e, per quanto possibile, la loro forza deve essere messa al servizio della Stirpe e del Sangue."
Tribù Uryen "Il loro coraggio è indiscutibile, ma il loro sciocco raziocinio li allontana dal vero servizio alla Stirpe ed al Sangue. Bisogna guardarsi da loro, dietro le loro belle parole ed i loro troppi ragionamenti e possono covare un germe insidioso."
Tribù Yerba "Sciagurati seguaci di quelle streghe ammaliatrici! Con la testa invasa da fumi obnubilanti di erbe e la mente ipnotizzata dalle loro fiamme danzanti. Il loro spirito patrono è potente e temibile come la folgore e le fiamme, tuttavia la loro folle furia spesso torna utile ai piani del Signore del Sangue e della Carne."

Consigli di Interpretazione

I Figli della Bestia, devoti allo spirito del sangue, rappresentano i classici "barbari primitivi e sanguinari". Sono legati ad un concetto di onore tribale, territorialità e razzismo xenofobo.
La loro visione religiosa ricorda profondamente il voodoo: riti sanguinosi, legati alla carne, con tratti spesso macabri. Il loro atteggiamento è autoritario, violento, la loro legge dura, cruenta, letalmente efficiente, il rispetto va ai forti ed agli onorevoli.
L'individualismo è forte, ma al contempo il peso dell'individuo è nullo di fronte alla "stirpe" ed alla "tribù".



Livelli Tribù

Giovane Il giovane rappresenta la nuova generazione della Tribù, una cucciolata che si spera possa riuscire a diventare parte dell'orda di Bahel. Merita il rispetto che merita un cucciolo di lupo in un branco, ovvero deve essere protetto e gli si deve insegnare come ci si comporta. Il rispetto per gli altri prima di tutto, in seguito come combattere ed affrontare i nemici.
Guerriero Una volta mostrate le proprie capacità, la propria forza e il proprio onore in battaglia, il giovane viene promosso a Guerriero, un componente effettivo dell'orda di Bahel. Il guerriero può istruire i giovani, e si occupa di svolgere tutte le attività utili al clan, come la ricerca delle materie prime e il controllo del territorio.
Guerriero Rosso Dopo aver combattuto numerose battaglie, i guerrieri più esperti e meritevoli vengono promossi di rango, diventando Guerrieri Rossi, un titolo senz'altro ambito per i fieri figli di Bahel. I Guerrieri Rossi sono l'ossatura dell'esercito al servizio di Bahel, dal cui numero e dal cui valore dipende l'esito delle guerre contro il nemico. Essi sono anche spesso responsabili riguardo all'addestramento dei più giovani e riguardo all'approvvigionamento dei materiali per l'accampamento.
Predone Tra i Guerrieri Rossi più esperti, quelli che si distinguono non solo per la loro forza, ma anche per il loro coraggio e il loro carisma, sono promossi a Predoni. I Predoni sono fieri combattenti di prima linea che non di rado conducono brevi missioni o piccole campagne di guerra. Ogni Predone è un esperto nell'uso della propria arma e sa usarla come se fosse un naturale prolungamento del suo corpo. Pochi nemici possono confermare tali parole, in quanto la maggior parte di loro sono morti dopo un breve combattimento.
Predone Rosso I Predoni che hanno servito più fedelmente Bahel, che mostrano smisurate doti di combattimento ed un onore imparagonabile, diventano Predoni Rossi. La loro esperienza, le loro cicatrici, le loro abilità, appaiono agli altri irraggiungibili. Il loro compito è di insegnare agli sbarbatelli il giusto comportamento. Il loro rango e le loro capacità sono indiscusse, e non di rado conducono loro stessi importanti missioni ed ampie campagne di guerra, dirigendo le Torme di Guerrieri con autorità.
Sciamano Lo Sciamano è un funzionario religioso di estrema importanza nella Tribù. Bahel si può mostrare a lui e a pochissimi altri, e può parlare dalla sua bocca. E' infatti celebre il detto " Mai discutere le parole di uno Sciamano, se sono troppo sagge, potrebbe essere Bahel stesso a pronunciarle!". E' suo il compito di reperire le polveri necessarie per i dipinti. Ed è sempre lui che è in grado di curare i convalescenti. Al pari di tutti gli altri Figli della Bestia, anche gli Sciamani sono in grado di combattere, e partecipano con grande coraggio a tutte le battaglie.
Sommo Sciamano Una volta che lo Sciamano ha acquisito un enorme rispetto presso la società bahelen, un'alta considerazione da parte degli Spiriti ed un'impressionante capacità nelle arti sciamaniche, costui diventa un Sommo Sciamano. Il Sommo Sciamano è una fra le figure più importanti della Tribù. Sulle sue spalle, infatti, viene caricato tutto il potere spiritico. E' lui il capo religioso. Un altro suo compito è quello di insegnare agli Sciamani e di diffondere la dottrina bahelen a tutti i giovani.
Capo Predone Una volta che uno tra i Predoni Rossi si sia dimostrato un abile stratega, un eccellente battitore di piste ed uno straordinario guerriero, costui viene promosso a Capo Predone. Il Capo Predone fa le veci del Capo Tribù in battaglia. A lui infatti è affidato il comando in assenza del Capo Tribù, ed a lui va tutto il rispetto dei bahelen. La sua astuzia e il suo talento nel combattimento sono stati utili più di una volta a Bahel, per questo si dice che di Capi Predone ce ne siano stati pochi, quasi tutti morti prima che i quattro Spiriti si unificassero e diedero vita alla cascata.
Capo Tribu' Il Capo Tribù e' in assoluto la figura più importante della Tribù. Se il Sommo Sciamano rappresenta la voce di Bahel, egli senz'altro ne è il braccio, indiscutibile rappresentante terreno del suo potere. Quando scende sul campo di battaglia le sue Torme lo seguono senza paura, colme d'orgoglio e di coraggio. Egli è scelto direttamente da Bahel, e la Tribù intera gli deve rispetto. Rispetto che deve essere reciproco, dopotutto un Capo Tribù senza Tribù non sarebbe affatto gradito a Bahel. Ha l'ultima parola su tutto, e la possibilità di ordinare o vietare una qualsivoglia attività. Anche questo potere però è da tenere a bada, poiché divieti eccessivi potrebbero suscitare malcontenti.

Rapporti tra i Fratelli

I figli di Bahel sono molto uniti tra di loro. Il senso di appartenenza alla Tribù, il coinvolgimento nelle diverse attività, il radicato attaccamento ai valori e alle tradizioni comuni; tutti fattori che nell'arco di numerosi inverni hanno portato ad avere un forte affiatamento tra i fratelli.
Un bahelen ha inoltre un fortissimo rispetto delle gerarchie. La regola fondamentale della Tribù dice infatti: "Rispetta chi va rispettato, e fatti rispettare da chi ti deve rispetto". Un Giovane dovrà quindi sottostare senza esitazione alle parole dei suoi superiori, così come un Predone dovrà ascoltare ed eseguire senza dubbio alcuno i dettami del Capo Tribù.
Ciò malgrado non si escludono casi particolari, come ad esempio un Predone inetto che col tempo perde la stima e il rispetto di numerosi Guerrieri, a causa magari di azioni dubbie e comportamenti esageratamente scorretti. In questo caso i Guerrieri hanno il dovere di portare la questione all'attenzione del Capo Tribù, arbitro finale di tutte le problematiche interne. Discorso più complesso nel caso di inettitudine del Capo Tribù stesso, nel qual caso il giudizio sulla questione dovrà essere posto in maniera concorde dalla Tribù a Bahel stesso.

In casi eccezionali, per questioni effettivamente di rilievo, possono nascere dispute e malcontenti tra fratelli di pari grado, quali ad esempio due Guerrieri o due Giovani. In questi casi i due devono sempre comportarsi in maniera tale da tendere verso un chiarimento e una riappacificazione. Se ciò non risultasse possibile (nel caso quindi di motivazioni gravissime e posizioni irrecuperabili) la tradizione impone che ad arbitro vi sia una solenne sfida, approvata dal Capo Tribù e affrontata dinnanzi ad egli per sancire definitivamente la ragione di uno nei confronti dell'altro su quello specifico motivo di attrito. Bisogna comunque sottolineare nuovamente come queste situazioni debbano essere rarissime e solidamente motivate.



Le Torme di Bahel

Sono guerrieri indomiti e coraggiosi, che sul campo da sempre dimostrano il loro innato e letale talento. I cuccioli della Bestia che si presentano al campo, hanno la possibilità di scegliere tra TRE diverse torme, ognuna ben distinta dalle altre e legata a specifici modi di fare e tradizioni guerresche:
Artigli di Bahel Gli Artigli, hanno uno stile di combattimento che mima le movenze animali. Sono specializzati nell'eseguire fulminei attacchi contro il nemico grazie a rapidi movimenti consentiti dalla leggerezza delle loro armi. Spesso vengono utilizzati come avanscoperta per entrare in luoghi presidiati dal nemico. Fisicamente, sono snelli ed asciutti, con una muscolatura non eccessivamente pronunciata.
Testuggini Le testuggini sono i guerrieri solitamente piazzati in prima linea. Essi non hanno grande versatilità,ma sono maestri nell'arte dell'incassare, bloccano gli attacchi degli avversari con gli scudi, sono sempre al servizio dei fratelli bahelen. Esteticamente, sono guerrieri possenti e privi di paura, che resistono bene al dolore, in quanto non e' cosa semplice ne priva di rischi resistere agli impatti di un esercito di khenamen, o di un'orda orchesca.
Spaccatori Sono i berserk per antonomasia: usano di solito asce, le più grosse e pesanti possibili, a due mani e senza scudo. In battaglia non puntano tanto a difendersi oppure ad esser rapidi, cercano di incassare finché non riescono ad assestare quell'unico colpo che spacca tutto. Fisicamente sono robusti, colmi di cicatrici in quanto grandi incassatori e con un tono muscolare decisamente elevato.
Tra i Guerrieri di Bahel si distinguono inoltre alcuni titoli guerreschi che vengono affidati ad alcuni particolarmente meritevoli o palesemente portati a stili di combattimento "estremi".
Spacca Ossa Versione estrema degli Spaccatori (della cui stessa fazione fanno parte), sono lentissimi ed usano armi estremamente pesanti e da impatto invece che da taglio. Di solito loro combattono per il piacere di combattere, piuttosto che vincere. Combattenti temibili, sadici e senza pietà, con una fama di distruttori fuori dal comune. Nominati direttamente dal Capo Tribù, scelti tra i guerrieri Spaccatori. Si occupano di "raddrizzare" i prigionieri, trattandoli a dovere con le loro terribili armi. Il loro combattimento è più una cosa coreografica, che serve a terrorizzare l'avversario con immensi totem da guerra e palle di pietra roteanti che qualcosa di tattico ed efficiente. I loro colpi sono troppo lenti per aver la meglio contro avversari agili, ma contro avversari altrettanto lenti e pesantemente corazzati sanno essere letali. Di solito sono grossi e corazzati, in modo da incassare il più possibile prima di cadere.
Castigatori Guerrieri incontrollabili, la furia di Bahel in persona! In battaglia si scagliano per primi contro gli avversari. Molti tra i fratelli li considerano folli, dei pazzo sanguinari, e ben pochi tra questi osano provocarli! In battaglia seguono le indicazioni dei Predoni dell'Artiglio (della cui fazione fanno parte a tutti gli effetti), e come invasati scagliano e lanciano le proprie armi contro gli avversari con una rapidità straordinaria, per poi finirli con la lancia. Raramente un figlio di Bahel possiede queste estreme caratteristiche, ma quando capita un cucciolo così indisciplinato e indomabile, il Capo Tribù gli affida questo titolo che tanto suscita timore tra i fratelli. Placati prima della battaglia compongono i reparti arretrati dell'orda di Bahel, scagliando bolas, arpioni, pugnali d'osso da lancio, per poi gettarsi in mischia con lance di pietra ed uncini da combattimento,cercando di sbilanciare il nemico. Estremamente utili se in coppia con uno Spaccatore, ma anche micidiali da soli.